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Animali,  Zootecnia

Il Bulldog inglese

A chi lo considera brutto, gli appassionati del BULDOG (nella foto), replicano che è proprio il suo aspetto grintoso che ne fa il più affascinante e originale rappresentante delle razze canine. I suoi cuccioli sono tra i più belli che si conoscano e purtroppo, nelle prime settimane di vita, anche molto delicati. Questo, aggiunto al fatto che le madri sono poco prolifere, rende la razza poco diffusa.

L’aspetto di questo caratteristico cane, che ufficialmente ancora fa parte delle razze da combattimento per quanto tale ruolo sia ormai completamente abbando­nato, è quanto mai di burbero si possa im­maginare e la sua presenza incute incon­testabilmente… rispetto e curiosa ammirazione a… debita distanza! Veramente bellissimo nella sua bruttezza. Ma il vec­chio adagio «l’apparenza inganna» calza a meraviglia nello specifico caso: il Bulldog è fra i più tranquilli e pacifici membri della grande famiglia canina.

È un cane fedelissimo, pulito, intelligente e molto ro­busto. Non cerca di litigare con gli altri cani ma se attaccato sa difendersi giun­gendo ad estremi rimedi! È tra i più affettuosi amici dell’uomo, pazientissimo coi bimbi coi quali gioca molto volentieri e dei quali è lo strenuo difen­sore. È certamente uno dei cani maggior­mente interessanti. Se addestrato conve­nientemente sarà un ottimo guardiano della casa e del giardino pur senza tema di ritorni atavici.

Caratteristiche generali

– L’aspetto deve essere quello di un cane a pelo raso soli­damente costruito, piuttosto basso di sta­tura ma largo, possente e raccolto. La te­sta deve avere un aspetto massiccio che colpisce, grossa, proporzionata alla taglia del soggetto. Il muso enormemente schiacciato e molto largo, ottuso ed incli­nato verso l’alto.

Il corpo corto, con mem­bra forti, vigorose, e ricche di muscola­tura. Treno posteriore alto e robusto ma costruito piuttosto leggero in confronto di quello anteriore che è molto più massic­cio. Il cane, muovendosi, deve dare l’impressione di una andatura piena di volon­tà, di forza, di attività paragonabile a quel­la di tori di piccola taglia ma tozzi.

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Peso – II peso ideale è di Kg. 23,500 (50 libbre).

Mantello e pelo – II mantello deve essere fine, senza ispessimenti e con pelo corto, rasato e serrato. Di colore unito con ma­schera o muso nero, bianco, tigrato, rossastro scuro, rosso, rosso dal fulvo al giallo e la combinazione di uno di questi colori con il bianco. Il colore però deve essere unito, brillante e senza peli inframmezzati di altro colore cioè a linee ben demarcate.

Testa e collo – II cranio deve essere grossissimo: più grosso è meglio risponde alla linea del cane e deve avere una circon­ferenza presa avanti le orecchie almeno eguale all’altezza del cane al garrese.

Corpo e coda – II petto larghissimo, con­vesso, sporgente e profondo deve dare al cane l’aspetto di essere eccessivamen­te largo e basso sugli arti anteriori. Le co­ste rotonde e non piatte, robuste. Il cor­po deve essere ben modellato alto die­tro con il ventre moderatamente retratto, non cascante. Il corpo corto e forte mol­to largo alle spalle e comparativamente stretto alle reni, dovrà avere una leggera inclinazione al dorso, vicino alle spalle (parte più bassa) dove la spina dorsale dovrà salire sino alle reni (parte più alta) e dalle reni con una curva più sentita al­la coda formante un arco caratteristico definito e ben distinto, detto «dorso di ca­pra».

Nella femmina il dorso è più lungo e più largo che nel maschio. La coda piazzata bassa, proiettata dietro e piut­tosto diritta, poi girata verso terra; roton­da, unita, senza frange o rughe. Di lun­ghezza moderata più corta che lunga, spessa alla radice ed assottigliandosi ra­pidamente verso la punta. Portata caden­te (senza curva troppo pronunciata all’estremità) il cane non deve poterla alzare oltre il dorso.

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Arti ed andatura – Spalle larghissime, in­clinate, potentissime. Arti anteriori vigo­rosi e forti, collocati ben divisi grossi e muscolosi. L’avambraccio ben sviluppa­to ed in forma un poco arcuata. Gli arti anteriori saranno corti in confronto dei po­steriori. Ma non tanto da dare l’impres­sione che il dorso sia allungato, né lega­re il cane nei suoi movimenti e storpiar­lo. I gomiti bassi e ben staccati dalle co­ste. I pastorali corti, diritti e forti. I piedi, leggermente girati all’infuori, rotondi, compatti con dita lunghe e ben tese e con giunture prominenti.

Arti posteriori alti, robusti, forti ma nel complesso assai più leggeri degli anteriori. Per la sua conformazione il cane ha un’andatura speciale, costretta e pesan­te che da l’impressione che egli cammi­ni a passi corti e frequenti sulla punta dei piedi. I piedi posteriori, non essendo mol­to sollevati da terra, danno l’impressione di strisciare.

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