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Aloe fam. Liliaceae -caratteristiche e informazioni

Pianta succulenta, ornamentale, foglie a rosetta, fiori in infiorescenze di colore rosso, si coltiva in piena terra.

CARATTERISTICHE DELLA FOGLIA Foglie succulente, lunghe, solitamente spinose ai margini.

PERIODO DI FIORITURA
Da maggio a settembre, fiori rossi in infiorescenze vistose, tipiche.

ESPOSIZIONE ALLA LUCE
Da coltivarsi in pieno sole all’aperto, in casa in
luoghi molto luminosi.

TERRICCIO E CONCIMAZIONE Terriccio sciolto, sabbioso, drenato concimate poco e raramente.

ANNAFFIATURA
Scarse, solo in caso di siccità estiva persistente; evitate ristagni d’acqua.

MALATTIE E PARASSITI
Cocciniglia, afidi alla fioritura, trattate anche in via preventiva.

MOLTIPLICAZIONE E TRAPIANTO
Mediante distacco dei germogli basali, che si invasano singolarmente.

ADATTABILITÀ
Pianta rusticissima nell’areale degli agrumi; caratteristica in Liguria.

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CARATTERISTICHE DELLE SPECIE

L’inglese Francis Masson ebbe molto successo nei suoi viaggi attraverso l’Africa tropicale, le isole Canarie, le Indie occidentali e l’America. Il suo nome è legato all’introduzione delle prime piante di Erica dal Sud Africa. Introdusse in Europa anche numerose specie di Aloe che fecero poi bella mostra nel famoso giardino inglese di Kew.

L’Aloe è pianta antichissima conosciuta dai Fenici; i medici dell’epoca greca e romana parlano delle virtù medicinali di questa Liliacea, il cui nome sembra derivi da un termine greco che significa salato o amaro, come infatti risulta il succo dell’aloe.

È una pianta che cresce spesso in numerose colonie anche nei luoghi più impervi e secchi. Il succo, di cui si parlava, si spreme dalle foglie e si fa concentrare per ebollizione. La pasta che ne risulta, nerastra e consistente, è impiegata per uso esterno come cicatrizzante, per uso interno come lassativo e purgante.

Nel secolo scorso si usava spalmare i pollici dei bambini con l’aloe per togliere loro la cattiva abitudine di succhiare il dito.

In alto a sinistra, l’Aloe succotrina; a destra, alcune Aloe associate a Cactacee. A lato, caratteristiche infiorescenze di Aloe.

A. albiflora è caratteristica per i fiori bianchi e la rosetta acaule, ha poche foglie, lunghe 12-15 cm.

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A. arborescens, la più nota e la più coltivata, raggiunge anche 3-4 m di altezza con all’apice una rosetta di foglie verde-chiaro, infiorescenze rosse da maggio a giugno.

A. brevifolia, ha rosette acauli che emettono numerosi germogli, fiori piccoli e rossi, però vistosi. A. ferox, è una specie di lenta crescita, con foglie molto spinose, fiori rossi che sbocciano riuniti a mazzo.

A. succotrina, ha interessanti rosette, strette, oblunghe e dentate. A. variegata, una delle specie più belle, ha foglie striate di bianco e lunghi racemi fiorali rosa intenso.

Teme particolarmente l’umidità.

SEMINA – TRAPIANTO -MOLTIPLICAZIONE

II genere Aloe annovera numerosissime specie, circa 400, che hanno avuto un ruolo abbastanza importante fin dai tempi antichi per i principi attivi contenuti nelle foglie, come calmanti, lassativi e contro la malaria.

Infatti ancora oggi dalle foglie bollite si ottiene un succo concentrato che, raffreddandosi, forma una massa dura e nerastra, molto amara che debitamente trattata si impiega con cautela e nelle dosi prescritte sia per uso esterno che interno.

La maggior parte delle specie di Aloe sono originarie del Sudafrica. In Asia, in Arabia, in Africa ed anche in America si sono successivamente inselvatichite le specie di Aloe che erano state importate dalle terre d’origine.

Sono piante molto simili alle Agavi ma si differenziano per le foglie tipicamente succulente, disposte a rosetta, di forma allungata, triangolare ed appuntita all’apice, con margini quasi sempre spinosi.

In Italia è facile incontrare sulle sponde mediterranee due specie tipiche della nostra flora: l’A verrucosa e l’A vulgaris. Ed è infatti lungo le coste italiane centro-meridionali e liguri, cioè nell’areale degli agrumi, che si possono coltivare le piante di Aloe all’aperto, sia in vasi che in gruppi nei giardini rocciosi anche associate a Cactaceae.

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Hanno bisogno di terreni piuttosto asciutti, anche argillosi e non sopportano assolutamente ristagno di umidità.

Le Aloe si riproducono mediante i germogli che si formano al piede delle piante madri; si possono riprodurre anche per seme, metodo difficile in quanto solo gli specialisti possono prelevare il seme maturo fecondato e seminarlo immediatamente, perché il suo potere germinativo è brevissimo.

TERRICCIO – ANNAFFIATURA -CONCIMAZIONE

II terreno ideale è quello molto sciolto o sabbioso, ma sicuramente ben drenato; l’Aloe si sviluppa molto anche in un substrato di rocce tenere dove si ambienta perfettamente. Tutte le Aloe sopportano, al pari di altri generi succulenti, anche lunghi periodi di siccità; pertanto annaffiate poco ed in casa collocatele in posizione molto luminosa. Concimate 2-3 volte all’anno in occasione di una annaffiatura.

FIORITURA Le piante di Aloe, fioriscono durante l’estate, da maggio a settembre, con caratteristiche infiorescenze a fiori rosso-arancione, di tonalità più o meno intensa, anche rosa puro.

In questa fotografia, l’Aloe mitriformis.

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