Asparago Asparagus officinalis
Nome scientifico: Asparagus officinalis (fam. Liliaceae)
Nei boschetti e nei terreni incolti lungo le coste del Mediterraneo, cresce spontaneamente l’Asparagus acutifolius, una specie arbustiva sempreverde conosciuta come asparago selvatico o dei boschi; di esso si possono mangiare i germogli erbacei, piuttosto sottili ma molto gustosi. Sono egualmente commestibili anche i turioni di altri asparagi selvatici e cioè dell’Asparagus tenui-folius, più diffuso nelle zone collinari, e infine dell‘Asparagus officinalis, frequente in forme subspontanee nei terreni sabbiosi, al margine dei campi o lungo le rive dei fiumi.
Da quest’ultima specie, di incerta origine e già coltivata al tempo dei romani, sono derivate diverse varietà orticole a turioni molto grossi, teneri e aromatici. Le asparagiaie durano diversi anni e possono essere costituite interrando i semi in zone diverse ma sempre su terreni molto sciolti, sabbiosi, profondi e di discreta fertilità. I turioni si possono cucinare in diversi modi; sono gustosissimi, aromatici, nutrienti, ricchi di vitamine e di sali minerali. A scopo terapeutico si impiegano i rizomi, radici comprese, per le notevoli proprietà diuretiche. Non è accertata la velenosità delle bacche, che comunque sono sospette e vanno in ogni modo evitate.
QUANDO SI RACCOGLIE
I turioni si raccolgono da marzo a giugno, a seconda del clima, non appena sono spuntati dalla terra; nello stesso periodo si raccolgono anche i rizomi.
I CONSIGLI DELL’ ERBORISTA
COME SI PREPARA PER LA CONSERVAZIONE
Le radici vengono sbattute per togliere la terra e si seccano all’aria. Si conservano in vasi di vetro semi-aperti o in sacchi di tela o di carta.
UN EFFICACE DIURETICO:
un cucchiaio in mezzo litro di acqua fredda. Bollire per 15 minuti. Filtrare e bere una tazza a digiuno ed una alla sera.
CONTRO L’IDROPISIA:
3 cucchiai di radice in 3/4 di acqua fredda, bollire per 10 minuti. Filtrare e bere a sorsi durante la giornata.
PER CHI NECESSITA DI VITAMINA A:
un cucchiaino in un quarto di acqua fredda, bollire lentamente per 15 minuti. Addolcire con miele e prendere a cucchiaini durante il corso della giornata.
UNA BUONA CURA DIMAGRANTE:
bollire in un litro di acqua fredda 20 g di asparago, 20 g di betulla e 20 g di quercia marina per 5 minuti. Filtrare e bere 3 lazze da té al giorno, fredde e, volendo, con qualche goccia di succo di limone.
SEDATIVO DEL CUORE:
2 cucchiaini in mezzo litro di acqua fredda, bollire per 5 minuti. Filtrare dopo 10 minuti. Bere a sorsi. Questa cura ha lo scopo di rallentare i battiti cardiaci e non disturba assolutamente lo stomaco.
UN AIUTO PER L’ASMA:
bollire un cucchiaino di asparago, un cucchiaino di gemme di pino ed uno di eucalipto in mezzo litro di acqua fredda per 10 minuti. Filtrare, aggiungere mie e bere a tazzine durante il corso della giornata.
COME SI COLTIVA
abbiamo già accennato, anche l’asparago si può riprodurre per semina, ma per accelerare la coltura e ottenere buoni risultati conviene senz’altro mettere a dimora delle «zampe» acquistate in vivaio, in un terreno sciolto e sabbioso e lavorato con cura, cioè arricchito in anticipo con letame maturo e concimi contenenti calcio.
Orientate i filari dell’asparagiaia (distanziati fra loro di 1,2 m) verso nord-sud e disponete le piantine in fossette larghe 30 cm e profonde 25 cm che riempirete per 2/5 con una miscela di terra e sabbia grossolana, in modo che ricopra le radici quel tanto che basta a non farle affiorare in superficie; solo in seguito, quando le pianticelle saranno più alte, provvederete a riempire queste fossette eseguendo nel contempo gli opportuni rincalzi che formeranno attorno a ciascuna pianta i caratteristici rialzi.
Dopo l’impianto annaffiate per scorrimento fino alla comparsa dei frutti rossi; evitate un eccessivo ristagno d’acqua che provoca il marciume alle radici.